Rick Wakeman
UK
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Nato nei pressi di Londra nel 1949 e diplomato all’Opera della capitale, pianista classico passato alle tastiere, Wakeman – soprannominato “la lunga chioma bionda del rock” – ha iniziato la sua carriera negli anni ’60 come turnista, arrivando a incidere anche trenta pezzi l’anno.
Entrato a far parte di uno dei gruppi precursori del rock sinfonico, gli Strawbs, è poi approdato ai mitici Yes, con i quali, in pratica, inventò un nuovo modo di usare le tastiere e il Minimoog, aprendo letteralmente la strada alle moderne tecniche e ai suoni del progressive-rock.
Con gli Yes ha inciso “Fragile”, “Close to the Edge” e “Yessongs”, album storici che hanno da tempo superato i 40 milioni di copie vendute in tutto il mondo.
Da ottobre 2016 è impegnato con Jon Anderson e Trevor Rabin con il progetto ARW che ha fatto registrare tutti “sold out” negli Stati Uniti e sarà da marzo 2017 in tour in Europa, Israele, Giappone e poi ancora negli Stati Uniti.
Come solista ha inciso tra l’altro “The Six Wives of Henry VIII”, altro successo planetario con i suoi oltre 10 milioni di copie vendute.
È stato inoltre, per anni, l’arrangiatore di David Bowie con cui ha scritto la celebre “Life on Mars” e di Elton John, e ha realizzato album con numerosi altri artisti tra i quali Cat Stevens, Black Sabbath e Lou Reed.
Il 13 gennaio è uscito l’album “Piano portraits” ed è già un successo in quanto è stato ed è il primo album solista di pianoforte ad entrare nella Top 10 del Regno Unito.
A proposito del disco il tastierista dice: “Ho desiderato fare un album di pianoforte per anni e ho passato del tempo a guardare di tutto, dai pezzi classici a brani che ho suonato in passato come “Morning has broken” e “Life on Mars”. Più altri brani che ho pensato avrebbero funzionato molto bene come “Stairway to Heaven” e classici come “Clair de Lune”. Quasi tutti i brani mi ricordano qualcosa.”
“Piano portraits” è stato registrato al The Old Granary nel South Norfolk. Il disco è composto da 15 brani partendo da “Life on Mars” di David Bowie – canzone per la quale Wakeman registrò le parti originali di pianoforte – e “Space Oddity”, a cui ha contribuito con il mellotron, passando attraverso Beatles, Yes e Led Zeppelin. Oltre a pezzi classici composti da Debussy e Tchaikovsky. Ha anche aggiunto una selezione di alcuni dei suoi pezzi classici preferiti (Berceuse, Clair de Lune e Swan Lake).