Marisa Monte
Brasile
Nata a Río de Janeiro il 1 Luglio del 1967, Marisa Monte ha rivelato subito il suo interesse per la musica e, quando era ancora bambina, ha preso lezioni di piano e batteria. Le piacevano Maria Callas e Billie Holiday, così come Carmen Miranda e la música brasiliana. Ancora adolescente ha approfondito gli studi di canto e teoria musicale partecipando anche al musical Rocky Horror Show, diretto da un famoso attore brasiliano, Miguel Falabella, e cantando anche in piccole band messe in piedi con i suoi amici
A 18 anni prese una pausa dagli studi nella Facoltà della Scuola Nazionale di Musica e si trasferì a Roma, con l’intenzione si studiare canto lirico. Alcuni mesi il suo interesse era concentrato sulla musica contemporanea brasiliana. Prima di rientrare in Brasile, si esibì a Venezia dove rivide il giornalista Nelson Motta, che produsse, poco più tardi, quando era già rientrata in Brasile, le sue prime esibizioni dal vivo da professionista, dirette da Lula Buarque de Hollanda. Nel suo primo concerto allo Jazzmania di Rio de Janeiro, Settembre 1987, la sorpresa fu per tutti enorme: era lei la nuova rivelazione della scena musicale brasiliana.
Dopo brevi tourneè tutte sold out, nei teatri di Rio de Janeiro, Marisa iniziò ad esibirsi con molto successo in altre importanti città, maturando il suo stile e facendosi conoscere velocemente tanto dal giovane pubblico del rock come da quello più adulto del jazz e della musica popolare brasiliana (MPB).
Affascinata dal talento e dalla originalità di Marisa, che andava contro ogni possibile definizione del suo stile rendendo impossibile vincolarla ad un solo genere musicale, la critica sottolineò la diversità e la qualità del suo repertorio.
Un anno più tardi, Marisa si esibiva nel prestigioso Teatro Villa Lobos e registrava dal vivo uno speciale televisivo per la regia di Walter Salles e dello stesso Nelson Motta, trasmesso alla fine dell’anno dalla TV Manchete, poco prima della pubblicazione del suo primo album. E’ stata una delle rarissime artiste brasiliane ad incidere, dal vivo, il suo primo lavoro.
MM (1989) includeva canzoni di samba, jazz, black music, blues, soul, bossa nova e rock. Grazie al suo primo tour nazionale ed internazionale è arrivato anche il primo grande successo, “Bem Que Se Quis” (“E Po’ Che Fa’”), versione di Nelson Motta della hit di Pino Daniele.
Se nel suo primo album raggiunse il successo come l’interprete che caratterizzava con il suo stile e la sua personalità grandi canzoni già conosciute, Mais (1991) – con una produzione più moderna vicina alla sua generazione e con le collaborazioni degli autori Nando Reis e Arnaldo Antunes – rivela una Marisa Monte compositrice di grande talento e personalità, che in questo lavoro riflette le sue moltepici influenze musicali.
L’album, prodotto da Arto Lindsay fra New York e Rio de Janeiro con le partecipazioni di Ryuichi Sakamoto, John Zorn e Marc Ribot, grazie al brano “Beija eu”, riscuote un grande successo e le apre la strada per un’altro acclamatissimo tour.
Marisa Monte ha consolidato la sua carriera internazionale grazie anche al punto di vista dei principali giornalisti musicali del mondo che la considerano, da subito, la più grande interprete brasiliana della sua generazione per la qualità della sua musica e per il vigore creativo delle sue esibizioni.
Nel 1996, incide un duetto con David Byrne, cantando “Águas de Março” (“Waters of March”), di Tom Jobim, nel progetto Red, Hot + Rio.
Il terzo album, Verde, Anil, Amarelo, Cor de Rosa e Carvão (1994), viene inciso fra New York e Río de Janeiro e prodotto dalla stessa Marisa e da Arto Lindsay. Con le partecipazioni speciali di Gilberto Gil, Laurie Anderson, Philip Glass, Velha Guarda da Portela e del gruppo Época de Ouro, segna l’inizio della sua collaborazione con Carlinhos Brown.
Barulhinho Bom, Uma Viagem Musical (1996) viene elaborato grazie ad una lunga tourneè nazionale ed internazionale. Prodotto da Marisa e da Arto Lindsay, con una narrazione grafica del fumettista brasiliano Carlos Zéfiro, è un album ibrido: in parte dal vivo, con un repertorio legato a Verde, Anil, Amarelo, Cor de Rosa e Carvão, registrato a Río de Janeiro (Teatro Carlos Gomes), in parte realizzato in studio, con sette brani inediti incisi a Rio e a New York, come “Magamalabares”, di Carlinhos Brown, e “Tempos Modernos”, di Lulu Santos.
Più tardi, Marisa Monte si consolida definitivamente come produttrice grazie agli acclamati lavori Omelete Man (1998), di Carlinhos Brown, e Tudo Azul (1999), della Velha Guarda da Portela.
Memórias, Crônicas e Declarações de Amor (2000) è pubblicato dalla sua propria etichetta, Phonomotor. L’album contiene tre grandi successi: “Amor I Love You”, “Não Vá Embora”, e “Não é Fácil”.
La sua passione per il samba si evidenzia anche attraverso due altri album del 2002, prodotti da lei per la sua Phonomotor. I progetti dedicati ad Argemiro Patrocínio e a Seu Jair do Cavaquinho, leggendari sambisti della Velha Guarda da Portela, che non avevano mai pubblicato album individualmente.
Nel 2002, fra le molteplici collaborazioni create attraverso composizioni, produzioni, concerti ed incisioni, Marisa Monte, Carlinhos Brown e Arnaldo Antunes pubblicano Tribalistas . Il CD diviene subito un successo nazionale ed esplode anche internazionalmente (Francia, Italia, Portugal, España e Argentina), grazie ad un repertorio di hits come “Já Sei Namorar”, “Velha Infância” e “Passe em Casa”.
Nel 2006, Marisa produce e pubblica due progetti simultanei e molto diversi fra loro: Universo Ao Meu Redor, che contiene una sua appassionata lettura del samba carioca e Infinito Particular, con brani realizzati insieme a Carlinhos Brown, Arnaldo Antunes, Nando Reis, Adriana Calcanhotto, Marcelo Yuka e Seu Jorge. I due lavori sono anche il risultato del suo rientro sulle scene, dopo la nascita del suo primo figlio.
O Que Você Quer Saber de Verdade (2011) viene registrato a Río de Janeiro, New York e Los Angeles. Prodotto da lei e co-prodotto dal suo grande amico e musicista Dadi, l’album ha approfondito la relazione di collaborazione creativa di Marisa con Arnaldo Antunes, Carlinhos Brown e Dadi, e ha portato interessanti novità, come la sua prima collaborazione con Rodrigo Amarante, nel brano “O Que Se Quer”. Tra gli artisti invitati, ci sono anche il produttore e multistrumentista Gustavo Santaolalla, vincitore di due premi Oscar. Gli arrangiamenti dell’album sono di Miguel Atwood-Ferguson.
Verdade, Uma Ilusão (2014), testimonianza dal vivo del tour che porta lo stesso nome, fu inciso nella Grande Sala da Cidade das Artes (Rio de Janeiro), e conta sulla partecipazione dei musicisti Lúcio Maia (chitarra), Dengue (basso) e Pupillo (batteria), integranti della band Nação Zumbi.
La prima compilation ufficiale della carriera di Marisa Monte, Coleção (2016), contiene una selezione di brani quasi dimenticati che sono appartenuti a vari progetti come colonne sonore di film, documentari ed incontri con altri artisti. Nel repertorio, fra le varie canzoni, “É Doce Morrer no Mar” (Dorival Caymmi/Jorge Amado), in duetto con Cesária Évora, e “Carinhoso” (Pixinguinha/João de Barro), con Paulinho da Viola, pubblicata nel documentario Meu Tempo é Hoje.
Nel 2017, dopo 15 anni dal successo del loro primo album, Marisa Monte, Arnaldo Antunes e Carlinhos Brown tornano ad unirsi in un nuovo album di inediti firmato Tribalistas, lanciato dai tre artisti attraverso una trasmissione dal vivo di grande impatto su Facebook , seguita per un’ ora, simultaneamente, da 6 milioni di fans in 52 paesi del mondo. Nel repertorio, nuovi successi come “Aliança”, “Fora da Memória” e “Diáspora”.
Nel 2018, il trio parte in tour, nella loro prima tourneè, con 35 concerti il 29 città e più di 250 mila spettatori fra Brasile, Europa, Stati Uniti e Sud America.
Un anno dopo, Marisa, Arnaldo e Carlinhos pubblicano album e DVDTribalistas Ao Vivo, prodotto dai tre e registrato all’ Allianz Parque (São Paulo).
Durante oltre 30 anni di carriera, Marisa Monte ha messo insieme registrazioni e informazioni in diversi tipi di formato e supporti esistenti che oggi fanno parte di un archivio virtuale presente in una cloud all’interno della quale si può trovare tutta la sua opera digitalizzata, catalogata, restaurata ed organizzata. Cinephonia (2020) contiene, per la prima volta in audio streaming, 30 canzoni incise da Marisa in video VHS e DVD, oltre ad un brano inedito, “Acontecimento” (Hyldon), mai pubblicata dall’artista.
A luglio 2021 è uscito il suo nuovo album solista “Portas”. Il disco si compone di 16 brani e include collaborazioni con colleghi quali Arnaldo Antunes, Seu Jorge, Nando Reis, Pretinho da Serrinha, Dadi, Silva e Pedro Baby, Chico Brown, Marcelo Camelo e Flor.
Discografía
MM (1989)
Mais (1991)
Verde, Anil, Amarelo, Cor de Rosa e Carvão (1994)
Barulhinho Bom, Uma Viagem Musical (1996)
Memórias, Crônicas e Declarações de Amor (2000)
Tribalistas (2002)
Universo Ao Meu Redor (2006)
Infinito Particular (2006)
O Que Você Quer Saber de Verdade (2011)
Verdade, Uma Ilusão (2014)
Coleção (2016)
Tribalistas (2017)
Tribalistas Ao Vivo (2019)
Cinephonia (2020)
Portas (2021)
Produzioni
Omelete Man, de Carlinhos Brown (1998)
Tudo Azul, de Velha Guarda da Portela (1999)
Argemiro Patrocínio (2002)
Seu Jair do Cavaquinho (2002)